Nella cornice del passo evangelico delle Nozze di Cana, genitori e studenti occupano ogni spazio utile della chiesa del don Bosco Ranchibile per manifestare, nella Celebrazione Eucaristica delle ore 19.30, stima, affetto, gratitudine al direttore don Domenico Saraniti che tra qualche giorno inizierà il suo servizio di ispettore dei salesiani di Sicilia. Nel corso dell’omelia ha consegnato, tra l’altro, tre parole chiave “Stare, Vedere, Provvedere”, tre atteggiamenti che sono stati utili per il suo ministero in questi diciassette anni a Palermo. Tre parole scaturite dalla vita di Maria alle Nozze di Cana e don Domenico ne ha fatto una lettura pedagogica. Maria stava in mezzo alla gente, in mezzo ai problemi delle persone. Non basta che noi educatori stiamo quantitativamente con i ragazzi ma anche qualitativamente. Diamo qualità al tempo in cui stiamo in mezzo ai ragazzi, perché esserci rivela cura, presenza, amorevolezza. In tal senso nelle nostre città dovrebbero aumentare gli oratori e i centri dove si viene ascoltati. La seconda parola consegnata all’assemblea è “Vedere”: il nostro sguardo, ha detto tra l’altro, può essere uno sguardo di amore o di giudizio, vi suggerisco di avere sui ragazzi sempre uno sguardo di misericordia. E, infine, la terza parola: “Provvede”. Come ci suggerisce Maria alle Nozze di Cana, ossia dare delle risposte concrete ai ragazzi per aiutarli a crescere nella libertà interiore e con saldi principi. Questa tre parole chiave, ha concluso don Domenico, sono i verbi salesiani che declinano la pedagogia dell’amorevolezza.